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Recensione

Batman Arkham City: Recensione e analisi

So tutto riguardo te, Bruce wayne!

A due anni di distanza dal primo batman arkham asylum, i ragazzi di rocksteady si ripropongono con uno dei giochi più riusciti che riguardi il mondo dei supereroi, in particolare quello di batman. In questo secondo capitolo ci ritroveremo innanzitutto a inizio gioco a essere processati da un Hugo Strange particolarmente ostile nei nostri confronti, intento a rivelare la nostra identità se non saremo disposti a collaborare con lui e a non interferire nei suoi piani. Ci ritroveremo cosi catturati e catapultati ad Arkham city, carcere di massima sicurezza situato nel cuore di gotham city e, ospitante migliaia e migliaia di detenuti psicopatici.

Arkham city, la città dei freaks

Il plot della vicenda parte da un Bruce wayne, miliardario playboy famoso in tutto il mondo; concentrato in una campagna pubblicitaria a favore della chiusura del carcere di massima sicurezza appena inagurato dallo psichiatra nemico di batman Hugo strange, per favorire una maggiore sicurezza nella città, ma, come detto prima, il protagonista si ritroverà catturato e preso a forza dagli agenti del dottore e portato all’interno della struttura.  Una volta dentro, il nostro supereroe sarà impegnato a scoprire i malefici piani del medico che sembrerebbero girare tutti attorno al cosìdetto protocollo 10, il quale riguarda e coinvolge anche molti altri nemici del cavaliere oscuro. All’interno infatti troveremo alcuni tra i più famosi villain di batman quali Joker, pinguino, Mr freeze, Due facce e  altri personaggi che non stiamo a svelare troppo per non spoilerare il tutto.  Al nostro fianco ci sarà Alfred, il fedele maggiordomo, e Oracle, ma nella scena la farà anche da padrona catwoman, che con il suo carisma e la sua sensualità, interagirà con batman e in alcune fasi del gioco sarò possibile controllare, per una libertà d’azione differente. La città si presenta viva, pulsante e sufficientemente grande da ospitare molti nemici, missioni secondarie e collezionabili, quali trofei dell’enigmista che ritornano anche in questo capitolo e con un personaggio che rappresenta una sorta di co-antagonista principale della storia.

Pipistrello 2.0

Il gameplay riprende le stesse meccaniche del primo capitolo, cioè un tasto per colpire, uno per la parata e uno per il contrattacco, ma con mosse nuove e una fluidità di movimento ancora maggiore grazie anche all’utilizzo di nuove tecniche e una quantità modesta di nuovi gadget a disposizione che vanno dai fumogeni alle granate di ghiaccio appena prese dall’arsenale di mr freeze. Le lacune da segnalare riguardano le animazioni di alcuni colpi, i quali risultano alcune volte non andati a segno al nemico e quest’ultimo abbattuto lo stesso e inoltre gli scagnozzi che riguardino Joker, Due facce o il pinguino risulteranno sempre gli stessi sia nei modelli che nelle mosse d’attacco, quindi si avvertirà una certa ripetività per quanto riguarda alcuni scontri, mentre sono molto caratterizzati e curati i combattimenti con i boss, i quali non spiccano per difficoltà ma risultano abbastanza vari e sempre entusiasmanti da affrontare.  Ritorna anche qui la modalità detective dell’uomo pipistrello che negli scontri si rivelerà molto utile per avvertire la presenza dei nemici, mentre al di fuori dei combattimenti sarà molto vantaggioso per scoprire prove e indizi lasciati dai criminali, che sia un proiettile una macchia di sangue o della candeggina. Tutt’altra storia riguarda invece catwoman, la quale rappresenta un personaggio completamente diverso dal primo e con mosse e caratteristiche differenti, e sarà utilizzabile in alcune fasi del gioco, mentre Robin la famosa spalla, sarà utilizzabile solo nelle sfide dell’enigmista e nelle mappe in classifica. Sarà disponibile anche la modalità nuova partita+ una volta terminato il gioco, con gli aiuti disattivati, e la modalità vendetta dell’enigmista piena di sfide e prove, una delle quali consiste nelle campagne che costituiscono in una serie di combattimenti e sfide predatore da superare, utilizzando dei modificatori che procurano un certo handicap al personaggio o un certo vantaggio, influenzando molto la longevità, che si attesta sulle 15 ore tirando dritto per la trama principale, mentre sulle 70 e più ore necessarie per fare tutto, tra quest secondarie e collezionabili e molti segreti da scoprire.

Tecnicamente parlando

La città si presenta molo cupa e dark, di chiara ispirazione fumettistica, e quello che più cattura sono le architetture e alcuni edifici che sembrano proprio caratterizzati dal cattivo di turno che le presidia. Le musiche sono ottime e molto ben amalgamate al contesto, con un ritmo incalzante che ricorda molto quello dei film dedicati al supereroe in questione.  Le animazioni e le espressioni facciali dei personaggi sono realizzati in maniera egregia degna di un vero film hollywoodiano. Le uniche pecche che si notano sono una certa mancanza di varietà di alcune situazioni e una città forse un po’ troppo cupa e la mancanza del multiplayer, ma sicuramente molto godibile come prodotto.  Rocksteady ha fatto davvero un ottimo lavoro, essendo fino a due fa un team praticamente sconosciuto e adesso entrato nei fasti di una delle più talentuose software house. Che siete amanti o no di Batman, dovrete fare vostro questo gioco o quantomeno provare uno dei giochi più riusciti in assoluto nel panorama videoludico.

I pro

  • Ritmo incalzante, accompagnato da un'ottima resa grafica
  • Musiche coinvolgenti e trama azzeccata
  • Molto longevo

I Contro

  • Situazioni a tratti ripetitive
  • Multiplayer assente
  • Boss troppo facili

Voto Globale 9.5

Rocksteady colpisce duro il crimine di Gotham e lo fa regalandoci forse il miglior titolo sull'uomo pipistrello mai uscito su console. Un gioco affascinante e sicuramente da acquistare, che siate appassionati lettori DC comics oppure no.

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